Diari di viaggio, domenica 29 settembre 2024
“
Era una giornata di sole caldo e il punto di arrivo era giusto accanto al mare.
Una scena da film.
Eravamo stanchi ma euforici, durante quell’ultima giornata ne son successe di cotte e di crude.
Le moto, che fino ad allora avevano tenuto botta, hanno pian piano iniziato a ribellarsi e a dare problemi.
“Basta”, dicevano.
E noi che incalzavamo: “Manca pochissimo, dai che ci siamo quasi!”
Manco te ne rendi conto ma ad un certo punto della gara, se già non lo facevi prima, inizi a parlare con la tua moto.
Chiamateci pazzi, ma è così. Tu le parli, lei ovviamente non ti risponde (o forse sì) ma nel frattempo senza rendertene conto ti fai forza anche tu.
E poi guardi indietro e vedi i tuoi compagni e compagne di squadra subito dietro di te.
Suonano i clacson, muovono il braccio, sorridono sotto i caschi.
Ridi anche tu.
Acceleri un poco.
Dai che Napoli è là in fondo, lo senti l’odore di iodio?
Siamo arrivati ormai, ce l’abbiamo fatta.
”